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Rischio blocco dei lavori – troppi cambiamenti nella normativa 110% e l’ultimo sulla cessione

La norma sul superbonus 110% nella versione ecobonus che sisma bonus  è stata introdotta con la legge 77 del 17/07/2020 ma meno di un mese dopo subiva delle modifiche e le ultime, che si sono aggiunte dopo, fino alla legge di bilancio approvata il 30/12/2021, hanno cambiato per 10 volte  il quadro normativo dii riferimento in modo sostanziale. In meno di due anni ci sono state undici cambiamenti con norme primarie seguite o anticipate ogni volta da decine di circolare dell’Agenzia delle Entrate, comunicati, annunci, faq, risposte ad interpelli spesso contraddittori. Spesso la stessa gerarchia delle fonti non è stata rispettata.

NON RISPETTATI I PRINCIPI DI ECONOMIA POLITICA

Una norma costituita male per carenza di uso corretto della tecnica normativa ma soprattutto frutto di una scarsa conoscenza di principi basilari di economia politica. Quanto si sente dire che basta aumentare la domanda perché l’offerta si adegui, si ignora quello che gli economisti hanno insegnato: ad un’offerta rigida, se aumenta la domanda, il mercato risponde aumentando i prezzi dei beni e servizi.

L’offerta rigida riguarda i beni non riproducibili o prodotti che richiedono un certo tempo per poter essere immessi sul mercato. La rigidità dell’offerta riguarda anche le prestazioni professionali in senso largo, manodopera specializzata, tecnici professionisti. Con un’impostazione non giustificabile e vessatoria si è impedito la detrazione fiscale degli onorari dell’amministrazione di condominio dovuti proprio per avviare e gestire le procedure. L’aumento del prezzo dei beni e dei servizi professionale, inclusa anche la manodopera specializzata è quello che si è immediatamente verificato subito dopo l’emanazione della norma sul superbonus. Perciò dal punto di vista economico c’è stato un aumento del debito pubblico a cui non ha corrisposto una analoga produzione di beni.

SPECULAZIONI INTORNO AL BENEFICIO

Le logiche speculative hanno determinato il trasferimento di risorse dal settore produttivo al settore burocratico. Le imprese hanno continuato a lavorare a prezzi quasi stabili, ma l’offerta del General contractor ha guadagnato quasi il 30% del costo del prodotto finito a cui va aggiunto l’aggio bancario per l’attualizzazione del credito che ha inciso l’8%.

LA CESSIONE POSSIBILE UNA SOLA VOLTA

L’articolo 26 della bozza del decreto legge Sostegni ter ha avuto un ulteriore cambiamento normativo dal Consiglio dei ministri: verrà bloccata l’ulteriore cessione dei crediti d’imposta dopo il primo passaggio, perciò la cessione sarà possibile una sola vota, dopo il cessionario dovrà usare il credito direttamente senza possibilità di girarlo ulteriormente. La motivazione di tale operazione è: evitare che molti miliardi di euro di cessione siano di fatto una truffa grande e un trasferimento di capitali da riciclare e da avviare al mercato dei bitcoin.